Un sabato mattina


Mi sveglio in una estate precoce,
tra uccelli senza casa e formiche in ritardo,
grappoli che fioriscono e fichi che si preparano bene,
osservando tutto dalla mia scrivania vista campagna,
con Note Blue che riempiono gli spazi tra un cinguettio e gli altri.
Oggi scrivo, pensieri sparsi che rimbalzavano da tempo,
in questa testa svuotata dall’ordinario,
cloroformizzata dall’insulsa way of life,
stracciata da impegni piccoli per gente piccola,
ripiegata a guardarsi le scarpe mentre il mondo,
sotto,
non c’è più.
Scrivo con dietro la mia nuova libreria,
dove severi autori pluricentenari osservano attenti,
e sento che mi ammoniscono di essere umile,
di essere me stesso, di trovare dentro di me la giusta strada.
Mi consigliano, certo, ma caro Ernest, la vita adesso è diversa.
In Africa trovi i villaggi vacanza,
la guerra nel mondo è solo per i soldi e
a Cuba di immutabile c’è solo la gente ubriaca.
E caro il mio Marcel, vorrei viaggiare e conoscere,
ma oggi le carrozze non ci sono
e le distanze si devono fare velocemente,
osservando solo origini e destinazioni,
senza percorsi.
No, Jack, non posso imbarcarmi e lasciare tutto,
perchè quello che troverei sarebbe
quello che lascio
in un altra lingua.
Sai cosa ti dico Blaise: hai ragione.
“Noi navighiamo in un vasto mare,
sempre incerti e instabili,
sballottati da un capo all’altro.
Qualunque scoglio,
a cui pensiamo di attaccarci e restar saldi,
vien meno e ci abbandona e, se l’inseguiamo,
sguscia alla nostra presa,
ci scivola di mano e fugge in una fuga eterna.
Per noi nulla si ferma. […]”

3 pensieri riguardo “Un sabato mattina

  1. aaah… la scrivania vista campagna… il cinguettio degli uccelli… che sensazione di relax…però non sono (del tutto)d’accordo che il mondo sia uguale dappertutto, che non ci sia più il gusto della scoperta. certo, in passato era più facile stupirsi, i viaggi che allora duravano mesi oggi li fai in poche ore d’aereo, quel gusto per l’avventura forse si è un po’ perso. ma se pensassi davvero che non c’è più niente da scoprire, che non proverò mai più meraviglia per i luoghi e le cose e le persone, beh, dammi una corda e indicami una trave che mi ci impicco adesso. buon fine settimana 😉

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  2. Tanto cinismo unito a tanto realismo.
    E’ la realtà signore e signori, che vi piaccia o no.
    10 e lode a te “insopportabile” per molti, ma non per me.

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